Paralimpiadi 2012: Cecilia Camellini, secondo oro e secondo record del mondo

di Redazione Commenta

L’Italia del nuoto continua a regalare emozioni e gioie alle Paralimpiadi 2012, grazie ad una strepitosa Cecilia Camellini, capace di superare se stessa e di conquistare record a iosa. La nuotatrice modenese non più tardi di ieri era salita sul gradino più alto del podio nei 100 stile libero, limando il suo record del mondo di oltre un secondo. Ma l’appetito vien mangiando e la Camellini non è apparsa affatto sazia, ripetendosi qualche minuto fa sulla distanza dei 50 metri, conclusa con un altro oro ed un altro record del mondo conquistato.

Uno scricciolo di 20 anni, campionessa in erba alle Paralimpiadi del 2008, quando riuscì a portare a casa due medaglie d’argento, “minacciando” le più quotate avversarie per gli anni a venire. Ed infatti eccola qui, ormai campionessa affermata dall’alto dei due ori e dei argenti conquistati ai Mondiali di Eindhoven nel 2010. Eccola qui, lottare su ogni bracciata, alla ricerca del movimento perfetto, della condizione migliore per dimostrare di essere la numero uno al mondo.

Cecilia Camellini gareggia nella categoria S11, quella dedicata ai non vedenti. Lei, cieca dalla nascita, non conosce il colore dell’oro, ma ne gusta il sapore, riuscendo a commuovere quanti la seguono nelle lunghe bracciate in acqua. Ieri la soddisfazione del primo oro olimpico, con un tempo finale di 1:07:29 e tenendo dietro gente come Mary Fisher e Guizhi Li. Sorrisi e lacrime al momento dell’Inno di Mameli, ma anche la voglia di sentir ancora risuonare quelle note all’interno della piscina olimpica.

Desiderio soddisfatto questa sera, quando la straordinaria Camellini ha recuperato alla grande dopo una partenza lenta, per poi far valere la sua velocità nei metri finali. 30:94 il suo tempo finale, ancora migliore del record stabilito in batteria, che già le era valso il primato mondiale. Due record in due giorni, due medaglie d’oro conquistate in 24 ore e la possibilità di aumentare ancora il bottino con altre tre gare. Forza Cecilia, vogliamo ancora cantare l’Inno di Mameli.

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