Paralimpiadi a rischio per i buchi lasciati da Rio 2016

di Redazione Commenta

Il business olimpico da diversi anni a questa parte non è mai roseo tanto che le città che ospitano le Olimpiadi diventano quasi sempre città in crisi. Stavolta però l’affare è grosso perché per via dei buchi lasciati da Rio 2016 si rischia davvero che le Paralimpiadi non si facciano. 

Le Paralimpiadi sono un evento che prenderà il via il 7 settembre o almeno così è scritto sulla carta ma il caos legato ai conti mette a rischio questa manifestazione. Ne parlano diversi quotidiani nazionali tra cui anche La Repubblica. Il buco che si paventa è di oltre 100 milioni di dollari che dovranno essere recuperati dai soldi pubblici dello Stato brasiliano.

Ci dobbiamo aspettare un paese in crisi. Si è tentato anche di tamponare la situazione con una serie di tagli: meno volontari, meno infrastrutture e pochissimi benefits come tv e zanzariere. Ma niente, le entrate sono state limitate o comunque non hanno rispettato le previsioni.

I bilanci ufficiali parlano di 5 milioni di biglietti venduti per assistere alle gare, il che vuol dire che sono stati venduti l’82% dei biglietti. Il fatto è che gli stadi erano comunque vuoti perché i biglietti venduti in blocco, magari anche a tante società sportive, non sono stati utilizzati, con un ritorno d’immagine nettamente inferiore alle attese.

Secondo uno studio della Oxford University, tra l’altro, i costi per l’organizzazione (soltanto per l’organizzazione dei giochi di Rio) sono stati pari a 4.8 miliardi di dollari, ovvero il 56% in più del previsto. Questa spesa eccessiva rischia allora di lasciare a secco le Paralimpiadi che attingono allo stesso portafoglio delle Olimpiadi. Fino a questo momento si sa che tante federazioni non hanno ricevuto i fondi per pagare biglietti e soggiorni agli atleti che già a fine luglio sarebbero dovuti arrivare sul posto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>