Paralimpiadi 2012, Oscar De Pellegrin oro nell’arco

di Redazione Commenta

La bandiera italiana sventola ancora sulle Paralimpiadi 2012. L’Inno di Mameli risuona ancora negli impianti sportivi londinesi. A rendere realtà l’ennesimo sogno è Oscar De Pellegrin, che oggi  ha conquistato la medaglia d’oro nell’arco ricurvo individuale W1/W2, mettendo in fila avversari di ogni nazionalità.

L’arciere azzurro aggiunge così alla gioia di essere scelto come portabandiera dell’Italia la soddisfazione per la conquista del primo oro individuale paralimpico, dopo i tanti piazzamenti importanti delle ultime kermesse. La sua caccia all’oro era cominciata a Barcellona 1992, quando gareggiava nel tiro a segno e tornava a casa con una medaglia di bronzo. Stessa disciplina e stesso piazzamento ad Atlanta nel 1996, mentre – passato al tiro con l’arco – conquistava l’oro a squadre ed il bronzo individuale nel 200o a Sidney.

Dopo il quarto posto di Atene ed il bronzo a squadre nella Paralimpiade di Pechino, la sua carriera sembrava in declino. Fino ad oggi, quando ha messo in riga tutti gli avversari fino all’atto finale, quello che lo vedeva opposto al malese Hasihin Sanawi. Alla fine il punteggio sarà di 6-5 per il nostro arciere, che porta finalmente a casa la medaglia più preziosa. La sua soddisfazione si legge nelle dichiarazioni post-gara:

Mi sembra di volare, è una sensazione fantastica: sapevo prima dell’ultimo tiro che avrei potuto centro facendo 10 punti:lo sapevo e l’ho fatto. Dopo aver vinto il quarto di finale contro il mio amico della Corea del Sud Myeong-Gu Lee  ero sicuro che sarei arrivato a vincere l’oro. E così ho fatto. Ho 25 anni di esperienza, ma non sono stati quelli ad aiutarmi: lo hanno fatto invece l’allenamento e la concentrazione nei momenti decisivi. E’ fantastico concludere in questo modo la mia carriera: per me questa è una Paralimpiade straordinaria. Non è stato facile venire qui sapendo che queste erano le mie ultime Paralimpiadi e rimanere abbastanza concentrato per vincere l’oro, ma ce l’ho fatta e sono felicissimo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e supportato durante la mia carriera, compresi la mia famiglia, i miei amici e il mio coach Renato Demin.

Non poteva trovare modo migliore per salutare le Paralimpiadi.

» GUIDA AL TIRO CON L’ARCO

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