Roger Federer numero uno anche nelle pretese economiche

di Redazione Commenta

Numero uno in campo, nessuno come lui nel mondo del tennis. Impegnato nel sociale, come conviene ad un numero uno, ma anche incredibilmente esoso, pronto a spillare fior di quattrini all’organizzazione del torneo della sua città per una partecipazione che invece dovrebbe essere spontaneo e non mossa dalla corsa al guadagno. E’ il ritratto di Roger Federer, duramente attaccato dai media svizzeri, che lo accusano di scarso attaccamento alle origini, nonché alla maglia della nazionale, quando si tratta di scendere in campo per la Coppa Davis.

A partire all’attacco contro il re del tennis è soprattutto il quotidiano Tages Angeizer, secondo il quale Federer avrebbe alzato troppo l’asticella delle richieste economiche per allietare con la propria presenza il torneo di Basilea:

Sul campo gioca come un marziano, fuori è molto più umano di quanto vorremmo ammettere. Imperfetto e molto umano.

Molto umano e molto esoso, visto che è arrivato a pretendere qualcosa come due milioni di dollari, a fronte dei 500mila percepiti nelle ultime quattro edizioni. Roger Federer si difende e rilancia:

Ho già aiutato molto il torneo e non posso fare di più. Se mi muovessi solo per i soldi, avrei preso ben altre decisioni e sarei andato a giocare in Asia.

Già, in Asia, dove un tennista del suo livello può strappare contratti milionari, anche senza garantire il massimo impegno. Ma i media svizzeri sospettano che Re Roger non sia disposto a dare la massima importanza al torneo di casa ed agli impegni con la nazionale svizzera:

Non sembra più intenzionato a dare al torneo della sua città la massima priorità. Come già accaduto negli ultimi anni con la Coppa Davis.

L’insalatiera è uno dei pochi trofei ancora mancanti nella bacheca del tennista elvetico, che ha più volte espresso la volontà di colmare la lacuna. Ma anche per la prossima edizione la sua presenza è in dubbio, visto che Federer si è riservato di decidere a fine anno. Una scelta che ha disturbato non poco il connazionale Wawrinka:

Io davvero non riesco a capirlo. Non capisco perché non dovrebbe giocare a Ginevra, non è bello. Roger fa una programmazione dettagliata non solo per una ma anche per due stagioni, ma quando si tratta di Davis decide sempre all’ultimo momento. Non è giusto per la squadra e per i tifosi.

 

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