La nazionale italiane di rugby si sta preparando ai test match di giugno. Un appuntamento ogni sette giorni che porterà gli azzurri a battersi contro squadre molto fisiche, tatticamente imprevedibili e in forte crescita.
Il percorso della nazionale di rugby, quest’anno, è stato molto difficile. La partecipazione al 6 Nazioni ha evidenziato delle forti carenze della rappresentativa azzurra che ha portato a casa una delle peggiori performance di sempre.
I test match di giugno potrebbero essere dei veri test in grado di indicare al CT Brunel le nuove forze sulle quali insistere nella preparazione e la vecchia guarda da sfruttare soprattutto per il passaggio di consegne.
Il 7 giugno la nostra nazionale affronterà le Fiji a Suva, poi, una settimana dopo, il 14 giugno, ad Apia ci sarà il test match contro Samoa. Il tour si concluderà con un incontro con la nazionale giapponese a Tokyo il 21 giugno. I tre avversari degli azzurri sono molto fisici, tecnicamente preparati e se anche in passato hanno espresso delle lacune tattiche, hanno dimostrato di poter crescere molto.
L’Italia, da parte sua, non ha ancora scelto la squadra da portare in Asia, ci sono delle incognite notevoli ma Jacques Brunel potrebbe presto svelare le carte ed indicare i convocati ufficiali per i test match di giugno.
Il tecnico francese sembra sia ancora alla ricerca di qualche giovane promessa del rugby tricolore, qualche alternativa per lasciare spazio al riposo di due campioni apparsi molto affaticati come Sergio Parisse e Martin Castrogiovanni.
Il fatto di giocare in Asia, lontani dalle pressioni nostrane, potrebbe essere un punto a favore degli azzurri che devono comunque fare i conti con diversi giocatori infortunati o non disponibili, tra cui Rizzo, Minto, Zanni, Morisi, Canale e Favaro. Questi grandi assenti potrebbero essere il trampolino di lancio dei vari Fuser, Palazzani o Bernabò.