Nuoto: gli Europei si concludono con tre medaglie per l’Italia

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L’ultima giornata degli Europei si conclude nel migliore dei modi per l’Italia, non solo per l’oro conquistato nella staffetta dagli azzurri, ma perché sono arrivate ben tre medaglie, di cui una sperata ma non sempre considerata a portata di mano, quella d’argento di Filippo Magnini.

Ma partiamo dalla gioia più grande, l’oro conquistato nella staffetta 4×50 stile libero in cui i quattro delfini italiani dovevano difendere l’oro ottenuto qualche giorno prima nella staffetta mista. Questi i tempi: Luca Dotto (21”55), Marco Orsi (20”57), Federico Bocchia (21”28), Andrea Rolla (21”42). Tempo totale: 1’24”82, nessuno ha fatto meglio, nemmeno l’ottima squadra russa che ha ceduto solo nel finale per meno di tre decimi di secondo, e dei belgi arrivati terzi.Poi è stata la volta di Filippo Magnini, la star della squadra azzurra a cui la sua fidanzata Federica Pellegrini aveva chiesto una medaglia. E se ogni promessa è debito, eccolo là, dopo un periodo difficile, risalire sul podio, anche se non sul gradino più alto. Ma va bene lo stesso. La gara era i 200 stile libero, il cui grande favorito era Paul Biedermann che infatti non ha deluso le attese. Magnini invece, dopo aver dominato per anni i 100, non conquistava una medaglia sui 200 da oltre tre anni, ma ha finalmente sfatato questo tabù arrivando al traguardo 28 centesimi dopo Biedermann.

Avevo disperatamente bisogno di vincere una medaglia. Ho sempre sentito di essere competitivo, l’ho sempre dimostrato con buone prestazioni, ma pochi centesimi mi hanno impedito di farlo vedere nelle finali che contano degli ultimi anni. Sono tornato.

Questa è la promessa di Magnini e noi siamo con lui nella speranza che riesca a mantenerla. A concludere quella che si può definire una delle giornate migliori della storia per il nuoto italiano ci ha pensato Ilaria Bianchi che si è guadagnata il bronzo nei 100 farfalla, registrando tra l’altro il record italiano di categoria, arrivando a 57 secondi e 42 centesimi. Insomma, meglio di così non si poteva proprio fare.

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