È veramente tutta colpa degli arbitri?

di Redazione Commenta

Le partite di qualsiasi sport non prevedono soltanto un giudice di gara ma un direttore di gara. Questa duplice nomenclatura dovrebbe far riflettere sull’importanza della direzione che si dà ad un match e sulla possibilità di scegliere, evento dopo evento, come gestire la situazione. E non si parla di una cosa semplice. Il campionato di calcio, poi, sugli arbitri non è mai clemente. 

L’arbitro è chiamato a gestire le situazioni fallose, quelle in cui sono infrante le regole del gioco, per poi applicare le sanzioni e decidere la ripresa del gioco così come previsto dal regolamento. Benché le informazioni che deve elaborare live il direttore di gara sono moltissime, può capitare anche che sbagli. Non è un caso che sia stata richiesta per il calcio la moviola in campo. Sarebbe un ottimo strumento per dirimere le situazioni più spinose senza incappare nelle solite polemiche.

Nell’ultima giornata del campionato di calcio, per esempio, gli arbitri sono finiti alla gogna perché ad un’analisi a posteriori, coadiuvata dalla moviola negata in campo ai giudici di gara, sono state notate delle sviste e degli errori clamorosi che hanno portato all’assegnazione di un goal in fuorigioco, alla non assegnazione di 4 rigori nettissimi. L’arbitro, però, è una persona come gli altri 22 in campo e può anche sbagliare. Non sarebbe parimenti il caso di analizzare la lealtà e le prestazioni in campo dei giocatori che commettono alcuni falli di frustrazione davvero penosi? Non sono le irregolarità più condannabili degli errori?

Il peggiore sembra sia stato Gervasoni che ha avuto l’ingrato compito di arbitrare un match difficile, il derby tra Chievo e Verona. Il goal decisivo che ha assegnato la vittoria al Chievo, non è stato ben digerito da Mandorlini che di Gervasoni ha detto:

Non è stata una bella partita ma era difficile giocare su un campo veramente infame. È stata una gara molto combattuta, agonistica, decisa da un episodio determinato né dal Chievo né dal Verona, ma da un errore grosso come una casa dell’assistente. Non è merito del Chievo, ma di qualcuno che ha voluto rendere la partita difficile per noi. Il pari era il risultato giusto.

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