Milan, tra calciomercato e possibile vendita ai cinesi

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Con la chiusura della stagione calcistica, il mercato in entrata e uscita del milan si preannuncia particolarmente movimentato. Ad esempio sta facendo discutere l’accordo raggiunto sulla figura di Nigel De Jong a cui è stato rescisso il contratto in scadenza nel 2018 e rinnovato giusto la scorsa estate: il suo addio permetterà al Milan di risparmiare 3 milioni di euro a stagione e a De Jong permetterà invece di volare negli Stati Uniti d’America per giocare con i Los Angeles Galaxy (per un contratto pari a 1 milione di euro netti più bonus, con facoltà di rinnovo per altre due stagioni).

A comunicare la rescissione con De Jong è stato lo stesso club meneghino: “AC Milan comunica ufficialmente che è stato risolto consensualmente il contratto con Nigel De Jong. La società vuole ringraziare De Jong per l’impegno e la professionalità dimostrati nell’indossare la maglia del Milan. Gli auguriamo perciò ogni successo per il prosieguo della sua carriera di giocatore”. Il rapporto tra De Jong e Milan è durato ben tre anni e mezzo, ed anche solo per questo motivo ha dato adito ad una storia d’amore appassionante che lo ha persino visto indossare i panni del capitano. Ma l’arrivo del tecnico serbo ha portato una ventata di grandi cambiamenti in casa rossonera, cambiamenti che hanno riguardato anche e inaspettatamente De Jong.

Anche il futuro di Luiz Adriano non è da ritenersi poi così scontato, tanto è vero che il Milan sembrerebbe disposto a cederlo magari a favore del Wolfsburg che già da un po’ ha dimostrato di riporre non poche attenzioni sulla sua figura. Ma anche il Galatasaray, che ha ceduto Yilmaz al West Ham per 10 milioni di euro circa, potrebbe presto fare la sua avance al Milan per aggiudicarsi a titolo definitivo il calciatore brasiliano.

Aggiudicato Leonel Vangioni, che ha ritenuto opportuno non rinnovare più il contratto in scadenza per giugno con il River Plate: Vangioni è stato assoldato dai rossoneri per un contratto triennale da 1.2 milioni di euro netti a stagione, più bonus eventuali. E per un nuovo acquisto che entra, c’è aria di vendita per un altra figura: quella di Antonio Nocerino, centrocampista napoletano che pare sia stato tenuto fuori da qualsivoglia piano tecnico, tattico e dirigenziale e che potrebbe ora andare a finire tra le mani della Lazio, del Chievo, del Carpi, dell’Atalanta, del Panathianikos o molto più probabilmente entrare nel MLS. Terminata l’avventura rossonera anche per Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre (in arte Suso), che è stato ceduto al Genoa; mentre non è affatto un segreto l’accordo raggiunto su Kevin Prince Boateng, il quale tornerà al Milan dietro un contratto semestrale.

Milan, pronta la cessione ai cinesi? – Ma al di là del calciomercato, ciò che desta particolare apprensione nel pubblico rossonero è la presunta cessione del Milan ai cinesi. Una cordata di imprenditori cino-americani starebbe puntando sull’acquisto della squadra milanese versando sul piatto, a titolo di garanzia, ben 150 milioni di euro: un biglietto da visita niente affatto contenuto, ma che anzi, potrebbe convincere il presidente Berlusconi a chiudere definitivamente delle trattative che si protraggono ormai da diverse settimane. Nei prossimi giorni arriverà il dossier definitivo su questa vicenda, e con ogni probabilità sarà solo dopo averlo ricevuto ed esaminato che Berlusconi renderà pubblica la sua decisione. Al momento i cinesi hanno offerto 500 milioni di euro per un’acquisizione pari al 70%, e accettato, al tempo stesso, di accollarsi anche tutti i debiti che gravitano in casa Milan.

D’altra parte la svolta societaria comincia a farsi sentire sempre più, soprattutto a margine dell’enorme debito accumulato nel corso degli ultimi anni, debito che ha costretto qualcuno degli stessi dirigenti a parlare di una “società tecnicamente fallita”, le cui colpe sono sicuramente di Galliani ma anche di Silvio Berlusconi. Il Milan, tuttavia, sembrerebbe avere un piano strategico pluriennale che nel rispetto del fair play finanziario potrebbe risollevarne le sorti. A confermarlo è lo stesso Galliani che dichiara: “In tutti gli sport si hanno cicli positivi e periodi negativi. Il consiglio di amministrazione sta prendendo decisioni per sovvertire questo trend”, che difende peraltro la scelta di costruire uno stadio di proprietà perchè definita come una opera “strategica”.

In tutto ciò si è registrato il dietrofront di Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce, nonché piattaforma di compravendita più grande al mondo, che dopo aver debuttato in Borsa ed essere stata inserita tra i possibili compratori del Milan, ha ritrattato tutto quanto: per voce del suo leader, Alibaba ha fatto sapere di non aver preso parte alla cordata di imprenditori interessati a mettere le mani sulla squadra rossonera.

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