Basket Nba: per i bookmakers il 2012 sarà l’anno di Miami

di Redazione Commenta

Saranno i finalisti (perdenti) dello scorso anno, i Miami Heat, i favoriti per l’anello della stagione 2012 (aggiungere anche il 2011 non sembra il caso visto che il campionato inizierà il giorno di Natale). Almeno secondo i bookmakers. Sono state rese note le quote degli osservatori del campionato americano di basket, e stando almeno a quanto emerso da questi primi giorni di mercato, pare che i favoriti siano Lebron James e compagni, i quali devono vendicare la sconfitta in finale di qualche mese fa.

Una vittoria finale degli Heat infatti pagherebbe appena 3,50, una miseria, mentre la quota di Dallas che ha dimostrato di essere molto forte, ma non imbattibile, sale ad addirittura 10. Meglio del club texano, secondo i bookies, potrebbero fare i Los Angeles Lakers, nonostante la partenza di Odom e le prime uscite sottotono, quotati a 5,50, i Chicago Bulls quotati ad 8 e persino gli Oklahoma Thunder, segnalati come possibile sorpresa, che sono quotati ad 8,50. Va bene che in America credono nei giovani, ma quotare Oklahoma meglio dei campioni in carica sembra un po’ troppo.

Fuori dai favoriti invece i Clippers che recentemente hanno ingaggiato Paul ed altri pezzi importanti, ed hanno anche battuto in amichevole i cugini di Los Angeles. Tra gli italiani invece quello che ha migliori possibilità di fare bene, anche se persino raggiungere i play-offs sembra un traguardo importante, è Danilo Gallinari che con i suoi Denver Nuggets che è quotato a 50, mentre gli Hornets di Belinelli arriva a 150 ed i Toronto Raptors del mago Bargnani persino a 200.

La certezza dei Miami Heat si chiama Lebron James che secondo i bookmakers ha il titolo di MVP (miglior giocatore del torneo) già in tasca ancor prima di iniziare la stagione. L’ala forte è quotata a 2,85, meglio dell’ultimo vincitore Derrick Rose e di Kevin Durant quotati a 5. Fuori dai favoriti Kobe Bryant, in un’evidente fase calante e con diversi problemi personali che potrebbero distrarlo, superato anche da Wade ed Anthony. Evidentemente gli americani non credono più nei suoi miracoli.

Photo Credits | Getty Images

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